Saturday, May 25, 2002


Comune di Bologna
Gruppo Due Torri

Nota stampa
25 Maggio 2002

Ferrari:"Attenzione ci sono i genitori"
"Garagnani ha dovuto vedere quanti sono i no alla
Moratti.Anche l'Ulivo deve riflettere"

Davide Ferrari, capogruppo Due Torri-Ds in
Consiglio comunale ha partecipato alla manifestazione
di oggi, a Bologna, per la difesa della scuola
pubblica.

"E' evidente che siamo numerosi, così come è
chiaro il carattere di questa manifestazione.
-Così ha dichiarato alla stampa-
Innanzitutto sono presenti le scuole di base,
dalle materne alle medie.
Questo vuol dire che la presenza principale è
delle famiglie.
Attenzione quando scendono in campo i genitoiri,
per il diritto a scuole belle e che siano aperte
per tutto il tempo necessario, senza tagli, vuol
dire che per la politica deve squillare un
campanello di allarme.
Qui vedo molte famiglie, un pezzo di società, non
una scheggia ideologica.
Lo capiscano i parlamentari del polo che hanno il
dovere di rappresentare alla Moratti il forte
dissenso che c'è a Bologna verso la sua
controriforma, non chiedere ispezioni e carabinieri come ha
fatto Garagnani."

Rispondendo alla domanda:da dove può ripartire
una politica per le scuole, Ferrari ha risposto:

"Da questa parola d'ordine che dice una grande
verita: La scuola non è un'azienda.Prioprio perchè
nella sua vita e attività non c'è nulla che si
compra e nulla che si vende. si educa. C'è molto da
riflettere anche per l'Ulivo".

Ufficio stampa Gruppo Due Torri.



Bologna, 25 Maggio 2002

Pubblichiamo il testo di un articolo del
quotidiano "Il Domani di Bologna",
del 23 Maggio.


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"Le opposizioni: "i tetti di spesa
fissati dal decreto Tremonti
danno incertezza sui conti 2002 e il
rischio di chiusura dei servizi nel
2003.

Finanziaria: Bologna sotto tiro.

Lunedì prossimo il consiglio straordinario sul bilancio chiesto
dall'Ulivo e Prc."
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Il governo "amico" ha rovinato i piani al Comune. Con la legge

finanziaria del governo Berlusconi sono stati imposti tetti alla

spesa delle amministrazioni comunali, creando disagi e

preoccupazioni. Meno soldi vuol dire meno servizi e per questo

motivo il Comune di Bologna tenderà sempre più a esternalizzarli.

Per discutere di questi problemi le opposizioni hanno chiesto un

consiglio comunale straordinario che si svolgerà lunedì prossimo.

Intanto arrivano le dure critiche da parte di Davide Ferrari,

presidente del gruppo Due Torri-Ds a Palazzo D’Accursio:

«Quando, come sempre, alla fine dello scorso anno il Comune di

Bologna si è trovato a discutere del proprio bilancio, a differenza di

quanto avvenuto in tutti i comuni d’Italia, la giunta si è presentata

sostenendo che la legge finanziaria di Berlusconi non avrebbe

avuto nessuna conseguenza negativa sui servizi, sui conti e sul

futuro del Comune di Bologna. L’opposizione ha sostenuto una

posizione contraria presentando alcune indicazioni di priorità -

prosegue Ferrari - perché, consapevoli che la coperta si sarebbe

accorciata, il Comune avesse dato un più forte indirizzo sociale al

bilancio». Hanno accolto le vostre richieste? «No - dice il

capogruppo Ds - La maggioranza ha respinto quelle proposte.

Sono passati solo alcuni mesi e in marzo, quando i conti veri sono

stati fatti, la stessa amministrazione spaventata ha dovuto

ammettere con una circolare dei propri uffici che l’imposizione di

tetti rigidi non solo al bilancio, ma anche al pagamenti dei comuni

da parte del governo, costringeva anche Bologna ad una

contabilità non di indirizzo ma di avaro rilascio di fondi e sembrava

addirittura che si desse mandato agli uffici di ritardare i

pagamenti». A questo punto la confusione negli operatori che

lavorano con il Comune di Bologna ha preso il sopravvento.

«Nelle scorse settimane l’amministrazione, con l’assessore al

bilancio Gian Luca Galletti - commenta Ferrari - ha dovuto fare un

accordo particolare con le cooperative sociali che sono fornitrici

dei servizi alla persona più delicati garantendo loro il pagamento

di quanto dovuto». E gli altri? «È evidente che proprio questo atto

di accordo, pure importante e condivisibile, lasci l’interrogativo sul

complesso degli altri interventi - ribadisce Ferrari - In una recente

commissione, (15 maggio), l’assessore non ha affatto smentito

quelle cifre che erano state indicate come tetto massimo di spesa

reale concreta settore per settore». A questo punto l’opposizione

torna a chiedere chiarezza, «non è possibile che riducendo così

drasticamente le spese possibili - ribatte il diessino - si consideri

il risparmio, di per sé problematico nel campo dei servizi degli enti

locali, come qualcosa da ottenersi semplicemente riducendo di

un tot percentuale le possibilità di spendere. No, bisogna

indirizzare su priorità nella chiarezza verso la città i propri

investimenti». Quali saranno le vostre prossime mosse?

«Abbiamo chiesto un consiglio comunale straordinario - dice

Ferrari - che si svolgerà lunedì prossimo, proprio sui rapporti tra

bilancio e legge finanziaria. Chiederemo in quella sede che

l’amministrazione si presenti con precisi piani di spesa settore

per settore indicando le priorità che si vogliono raggiungere entro

quest’anno, perché tutte le spese che verranno rinviate al

prossimo anni, andranno a pesare sul bilancio dell’anno futuro».

In sostanza «di anno in anno la possibilità di pagare i conti dei

servizi alle persone verrà a ridursi drasticamente. Su questo gli

uffici del comune hanno lanciato un grave allarme che ci

preoccupa. Hanno detto che se non si cambia drasticamente

l’indirizzo finanziario dello Stato, quello voluto da Berlusconi e

Tremonti, il risultato sarà la necessaria ed obbligatoria

esternalizzazione massiccia di tutti i servizi comunali». Questo

«non vuole di per sé dire privatizzazione ma, soprattutto

conoscendo l’indirizzo politico e la superficialità amministrativa di

questa giunta, il rischio è forte. E poi trovarsi da un lato istanze

privatizzatrici e dall’altro pasticci, confusioni e ritardi in presenza di

pochissimi soldi da spendere può gettare nel caos i servizi».

Cosa chiedete alla giunta? «Noi vogliamo che se ne discuta

apertamente - conclude il capogruppo della Quercia - queste non

sono discussioni da prendere nelle soffitte di un assessorato, ma

da consiglio comunale sulle quali coinvolgere forze economiche,

fondazioni bancarie, organizzazioni sindacali, per decidere

insieme alla città. Da parte nostra presenteremo dieci proposte,

già descritte nelle petizioni che abbiamo presentato in internet, di

indirizzo prioritario sul bilancio, riviste alla luce di questi mesi che

sono passati. Vogliamo riproporre in particolare la manutenzione,

la qualità dei servizi alla persona, che sono fondamentali. Questi

temi erano già maturi a dicembre, tanto più adesso, a maggio.

Non ci interessa fare dello scandalismo sul conto del Comune,

Bologna è una città ricca, con un’amministrazione che il

centrodestra ha ereditato con conti solidissimi, l’importante è non

cercare di coprire, come si è fatto in questi due anni, l’imprevidenza e

l’incapacità di programmare con l’aumento della tassazione

fiscale, non negare i problemi per poi trovarsi all’ultimo momento

tra tagli e svendite».

Di Cristiano Zecchi.
Pubblichiamo la trascrizione dell'intervista della
rivista telematica svedese SVT, a DAVIDE FERRARI,
direttore di Impegno nuovo, membro della Direzione
Naz. dei DS.

FERRARI risponde alle domande di Carmen Striegel
sull'ottantesimo anniversario della nascita di Enrico
Berlinguer (25 Maggio 1922).

La redazione di Impegno nuovo.

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"Enrico Berlinguer, per l'oggi più che per il suo
stesso tempo".
Intervista a Davide Ferrari
......................................................

Berlinguer è stato un innovatore od un conservatore ?

=Berlinguer amava dire che occorre essere
rivoluzionari e conservatori. Era il segno di una
contraddizione permanente del marxismo italiano e del
PCI. A lungo andare le architetture, pure
sofisticatissime del materialismo storico italiano ,
della linea che da Labriola va a Togliatti,non sono
più riuscite a reggere questa contraddizione.
Berlinguer cercava una via per mantenere il meglio
della tradizione culturale italiana, dal cattolicesimo
democratico fino appunto al materialismo marxista
gramsciano, riletto con le prudenti lenti
togliattiane.
L'intento era forse impossibile da raggiungere ma
lodevole, di alto profilo, come tutto del resto in
"Enrico".

Berlinguer continuatore di Togliatti, dunque?

=Si è detto spesso il contrario, ma la mia risposta è
sì.
Certamente sì. Ne è stato l'erede più vero, il
prescelto.
Ma il carattere dei due uomini politici era, o almeno
appariva, molto diverso.
Più pronto nel fissare mete politicamente
raggiungibili e realistiche Togliatti, più capace di
vedere e descrivere uno scenario di prospettiva
Berlinguer.
Togliatti era un politico capace di filosofia.
Berlinguer un uomo di pensiero, se non un filosofo,
appassionato alla lotta politica.Berlinguer
assomigliava più a Gramsci, aveva certamente una
minore ampiezza intellettuale ma, dico una eresia,
possedeva più fermezza morale e senso dell'ascolto
degli altri, del plurale flusso degli eventi, dello
stesso Gramsci.
Gramsci era più soggettivista, "soreliano",
gentiliano.
Berlinguer era un crociano, ma, se si può dire, con
una grande simpatia per Cristo, per l'assoluto,
intendo.
Questa dote, guardare all'assoluto per scoprirsi
limitati e quindi veramente "democratici", attraverso
la riscoperta del valore della nostra personale
individualità, del nostro essere di uomini e donne, e
insieme di quella altrui,dei prossimi, e di quelli
solo apparentemente distanti, lo avvicina molto alle
generazioni nuove che dagli anni settanta ad oggi
hanno questi segni.
Molto al pensiero, immenso e spesso misconosciuto, dei
movimenti di liberazione femminile.
Sì in qualcosa Berlinguer è stato più avanti anche di
Gramsci, non solo di Togliatti.

Perchè Berlinguer era molto amato dal popolo italiano
e pochissimo dai dirigenti del suo partito, il PCI,
ora DS ?

=Non so se è stato poco amato. Certo è stato poco
compreso. Piacque a molti il compromesso storico
perchè sembrava dare uno sbocco di governo a decenni
di lotte.
Non me la sento di condannare questa ansia di
governare, che pure ha fatto molti danni.
In un politico è anche il segno della volontà di fare.
Ma il compromesso di Berlinguer dilatava, non
restringeva, l'ambito delle riforme, fino a
ricomprendere spazi di siocialismo, cioè di
rivoluzione.
Mentre molto del pensiero ufficiale del PCI tendeva a
declamazioni verbali impegnative, con richiami a Lenin
e alla solidarietà internazionalista rivoluzionaria,
ma ad una proposta politica molto molto più
accomodante di quella di Berlinguer.
Quando con l'alternativa e la critica alla
degenerazione morale della vita dei partiti è stata
più evidente questa distinzione fra il pensiero di
Berlinguer e quello della grande parte dei quadri e
degli stessi militanti, "Enrico" è rimasto solo. Credo
che gli anni dell'alternativa, dei bagni di folla ai
cancelli della Fiat, del duro confronto con Craxi,
siano stati di grande solitudine, nonostante il
possente e ingenuo amore di tanti di noi, soprattutto
chi allora era giovane o giovanissimo.

Ma se era così isolato perchè riceveva tanto affetto
popolare?

=Berlinguer rappresentava la sicurezza ed il fascino
di un uomo fermo nei suoi principi ma non
irragiungibile, più avanti di noi tutti ma non in
un'altra dimensione.
Credo che tanti italiani comprendessero che i talenti
di "Enrico" avrebbero potuto portarlo ad esprimersi in
altri campi ma che egli aveva scelto la militanza, e
la proseguiva, per condivisione, per amore verso il
popolo. Un sentimento cristiano, che appartiene molto
agli italiani soprattutto a quelli che erano i
comunisti italiani.


Quale è l 'idea di Berlinguer che le sembra ancora
attuale?

= Molte idee di Enrico Berlinguer sull'Italia sono non
solo attuali ma appartengono all'oggi, più che al suo
stesso tempo.
Basta pensare al richiamo alla "questione morale".
Ma essendo queste parole rivolte a lettori e
spettatori di un altro paese sono certo di dover
indicare un'idea più generale, che va oltre i confini
della nazione italiana.
E' l'idea che il mondo ha bisogno di un governo unico
e democratico e che tutto deve rivolgersi alla
dimensione universale dei problemi.
Una sorta di internazionalismo democratico
universalista.
Assomiglia molto alla parola d'ordine dei movimenti
new global: "globalizzare i diritti".
Non solo è un'idea attuale ma è anche profondamente
giusta.
E' quello che resta e resterà della "terza via" di
Berlinguer. Non un pasticcio per salvare il retaggio
sovietico ma il senso che il mondo deve darsi una
democrazia nuova, ben più forte, allargata ai
cittadini di tutto il pianeta.
E' a ben vedere una visione del tutto anti-ideologica,
perchè le ideologie tendono a bastare a se stesse,
mentre l'universalismo berlingueriano no, comprendeva
bene la loro drammatica insufficienza.
Berlinguer ha molto da dire alla sinistra europea di
oggi, in profonda crisi ma che deve ritrovarsi,
combattere l'immoralità del populismo, della
demagogia, di un ritorno alla forza, al terrore, alla
ritorsione.
Con lui Palme, Brandt, Kreisky. Uomini che non
poterono incontrarsi e lavorare assieme compiutamente
ma che avevano il senso della mondialità, del
conflitto nord-sud.
Allora era preveggenza. Oggi il mondo è in ognuno dei
nostri quartieri.

(Trascrizione di A. Accattato)



Thursday, May 23, 2002

Bologna di oggi: alberi abbattuti e buche dappertutto..

Riportiamo due testi tratti da servizi dell’Agenzia giornalistica DIRE.

AMBIENTE BOLOGNA. DS: "VIA MARZABOTTO, ASSURDA MATTANZA"= FERRARI: "CITTADINI PREOCCUPATI E TECNICI COSTRETTI A PROCEDERE" -----------------------



BOLOGNA- UNA "MATTANZA", COMPIUTA PER "ORDINE DELLA GIUNTA GUAZZALOCA". COSI’ TESTIMONIA DAVIDE FERRARI, CAPOGRUPPO DEI DS IN CONSIGLIO COMUNALE.
E' STATO STAMATTINA IN VIA MARZABOTTO, DOVE PER OGGI ERA PREVISTO IL TAGLIO DEGLI ALBERI GIUDICATI PERICOLOSI. "HO PARLATO CON I TECNICI PRESENTI- AFFERMA FERRARI- I QUALI, NELLA VERGOGNOSA ASSENZA DI OGNI ASSESSORE, MI SONO APPARSI CIRCONDATI DAI CITTADINI CHE, CON CIVILTA' MA CON GRANDE PREOCCUPAZIONE, TESTIMONIANO DEL VALORE DELL'ALBERATURA PER LA VITA E LA QUALITA' DI QUELLA VIA, DI QUEL QUARTIERE.
DALLE RISPOSTE DEI TECNICI E' APPARSO CHIARO CHE ESSI LAVORANO SOTTO UNA URGENZA POLITICA FATTA DI CONFUSIONE E DI APPROSSIMAZIONE.
IL COMUNE HA CHIESTO LORO DI PROCEDERE AL PIU' PRESTO SECONDO L'UNICA INDICAZIONE DI PRIORITA' NEGLI ABBATTIMENTI DI UNA IMPOSSIBILE PREVISIONE CIRCA I TEMPI DI EVENTUALI CADUTE DEGLI ALBERI". I TECNICI DELLA DITTA ESECUTRICE, PROSEGUE IL CAPOGRUPPO DELLA QUERCIA, "SONO COSI' COSTRETTI A PROCEDERE AD ABBATTIMENTI CHE A ME PAIONO INDISCRIMINATI, SENZA CHE ESISTA NESSUN PROTOCOLLO, FIRMATO DAL COMUNE NEL CAPITOLATO IN CARICO ALL'IMPRESA, CHE STABILISCA PRECISE E OMOGENEE VERIFICHE FITO SANITARIE; MODALITA' DI CURA E/O UN SOSTEGNO ALL'ARCHITETTURA ARBOREA ALTERNATIVO ALL'ABBATTIMENTO".
IN SOSTANZA, SECONDO FERRARI "NESSUNO SA SE QUEGLI ALBERI, TROVATI ANCHE SOLO CON INDIZI DI MALATTIA, FOSSERO DAVVERO DA ABBATTERE E NESSUNO SA SE NON NE ESISTESSERO ALTRI, IN ALTRE ZONE, DAVVERO PERICOLOSI PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI". INOLTRE, "NESSUNO SA RISPONDERE, AL MOMENTO, CIRCA IL PARERE DELLA SOVRINTENDENZA AI BENI NATURALI E PAESAGGISTICI. COSI' NON RISULTA NESSUN COINVOLGIMENTO DEL QUARTIERE". E' UN MODO DI PROCEDERE "CHE INDIGNA I CITTADINI, BEN COMPRENSIBILMENTE. CONTINUEREMO A PORRE QUESTI INTERROGATIVI AL SINDACO E AL CONSIGLIO COMUNALE. SI STA' COMPIENDO- CHIUDE FERRARI- UNA PAGINA NERA PER L'AMBIENTE A BOLOGNA".


STRADE BOLOGNA. BUCHE E INCIDENTI, DS: CITTA' ABBANDONATA= MERIGHI: INESORABILE DECLINO; FERRARI: SERVE PIANO CHIARO NON L’INSEGUIMENTO DELLE EMERGENZE
------------------------------------------------------------- MESSA PER UN MOMENTO DA PARTE LA "MANCANZA DI PROGETTUALITA'" DEL COMUNE, LA QUERCIA SCEGLIE "DI PARTIRE DAL BASSO" E "SMASCHERA" LA GIUNTA GUAZZALOCA SU "QUELLI CHE DOVREBBERO ESSERE I FONDAMENTI DI UNA BUONA AMMINISTRAZIONE: CURA E ARREDO DELLA CITTA', IL RISPETTO DEL SENSO CIVICO, LA LOTTA AL DEGRADO". I DS DI BOLOGNA, QUINDI, IN UNA CONFERENZA STAMPA A PALAZZO D'ACCURSIO MOSTRANO FOTO E DANNO DATI "ELOQUENTI". NEL 2001, A BOLOGNA, SONO STATE SEGNALATE 738 BUCHE PERICOLOSE, MENTRE I VIGILI URBANI HANNO RICEVUTO RICHIESTE DI INTERVENTO PER 104 INCIDENTI STRADALI CAUSATI DA BUCHE E AVVALLAMENTI. NUMERI CHE I DS HANNO CHIESTO DIRETTAMENTE ALLA FONTE: IL COMANDANTE DEI VIGILI, STEFANO LUCCI. E SONO NUMERI CHE SI RIFERISCONO, SPIEGA CLAUDIO MERIGHI, VICECAPOGRUPPO DELLA QUERCIA IN CONSIGLIO COMUNALE, "SOLO A SITUAZIONI GRAVI E PERICOLOSE". NON "ABBIAMO TENUTO CONTO, INFATTI, DEI DATI REGISTRATI DAL SETTORE MANUTENZIONE".
CIO' DIMOSTRA, "CHE QUESTA E' SOLO LA PUNTA DI UN ICEBERG", CHE STA PORTANDO "LA CITTA' IN UN LENTO E INESORABILE DECLINO", DOVUTO ALLO "SCARSO AMORE DELLA GIUNTA E DEL SINDACO, GIORGIO GUAZZALOCA, VERSO LA CITTA' DI BOLOGNA". UNA GIUNTA E UN PRIMO CITTADINO CHE, PER I DS, SONO ENTRAMBI RESPONSABILI "DI AVER ABBANDONATO LA CITTA', PROPRIO SU QUEI TEMI SU CUI DICEVANO DI VOLER LAVORARE".
DAVIDE FERRARI, CAPOGRUPPO DS A PALAZZO D'ACCURSIO, CHIEDE QUINDI RISPOSTE "CERTE SUI PIANI DI SETTORE, DOVE VENGANO INDICATE LE DIVERSE PRIORITA'". INSOMMA, BASTA CON "L'IMMOBILISMO DI QUESTA GIUNTA". QUELLO CHE CI VUOLE, PER LA QUERCIA, E' "UN PROGRAMMA CHIARO, CHE NON SI LIMITI AD INSEGUIRE SOLO LE SITUAZIONI DI EMERGENZA. DEVE ESSERE CHIARO CHE PER ATTUARLO CI VOGLIONO RISORSE.
LA FINANZIARIA LE TAGLIA, ANCHE AL COMUNE DI BOLOGNA. RAGIONE DI PIU’ PER INDIVIDUARE DELLE PRIORITA’ DI SPESA. A PARTIRE DALLA MANUTENZIONE. PER QUESTO ABBIAMO PROMOSSO LUNEDI’ "/-COME OPPOSIZIONI- UN CONSIGLIO STRAORDINARIO SUL BILANCIO."

- LE FOTO MOSTRANO UN MOTORINO CHE SFRECCIA SU UN AVVALLAMENTO; UN PEDONE CHE ATTRAVERSA LA STRADA COSTELLATA DI BUCHE, DOVE RISTAGNA L'ACQUA PIOVANA; UN'ALTRA BUCA PROPRIO SUL LIMITE DI DEMARCAZIONE DELLE STRISCE GIALLE PER LE CORSIE PREFERENZIALI, COLORATA ANCH'ESSA DI GIALLO. E ANCORA BUCHE AI BORDI DELLA STRADA, DOVE INIZIANO I MARCIAPIEDI, BUCHE AD UN INCROCIO, BUCHE PIENE D'ACQUA SULLA CARREGGIATA. SONE LE FOTO CHE GUIDO, IN SELLA ALLA SUA BICICLETTA, HA SCATTATO IL 13 MAGGIO, PEDALANDO LUNGO VIA BATTINDARNO, VIA EMILIA PONENTE, PORTA SANT'ISAIA, VIA SARAGOZZA, VIA SAFFI E NELLA ZONA DELL'OSPEDALE MAGGIORE A BOLOGNA. "LA SITUAZIONE DELLO STATO DI MANUTENZIONE DELLE STRADE, DEL VERDE PUBBLICO E DEGLI EDIFICI E' CRITICA", ESORDISCE SILVIA ZAMBONI, PRESIDENTE DEL QUARTIERE RENO.
UN'EMERGENZA RESA ANCOR PIU' URGENTE DALLA IMMINENTE "SCADENZA DI MOLTI DEI CONTRATTI CON LE DITTE APPALTATRICI, I COSIDDETTI GLOBAL SERVICE, DEI LAVORI DI ORDINARIA MANUTENZIONE". LA MAGGIOR PARTE DEI CONTRATTI, INFATTI, "SCADE A FINE GIUGNO, QUANDO SI PREVEDEVA CHE DOVESSE SUBENTRATE IL GLOBAL SERVICE UNICO". MA ORA CHE IL PROGETTO SLITTA A GENNAIO DEL 2003, DENUNCIA ZAMBONI, "E' A RISCHIO TUTTA LA MANUTENZIONE", VISTO CHE "LA GIUNTA DICE DI NON AVERE SOLDI PER LE PROROGHE DEI CONTRATTI". E ALLORA, "PERCHE' NON SI ATTINGE AI 44 MILIARDI DELL'ADDIZIONALE IRPEF", CHIEDE LA PRESIDENTE DEL RENO.
IL QUADRO NON CAMBIA AL QUARTIERE BORGO PANIGALE: IL PRESIDENTE, LORIS ROPA, DESCRIVE MARCIAPIEDI PIENI DI BUCHE, BARRIERE ARCHITETTONICHE PER I PORTATORI DI HANDICAP (BARRIERE "DA ELIMINARE"), GIARDINI PUBBLICI DOVE L'ERBA NON E' TAGLIATA DA MESI, DISBOSCAMENTO DI 22 ALBERI NEL PARCO DEI PINI (SENZA LA PREVISIONE DI RIMPIANTARNE ALTRI).
STESSO DISCORSO PER I QUARTIERI SAN DONATO E SAN VITALE, DOVE LE "STRADE SONO IN CONDIZIONI DISASTROSE". TUTTI PROBLEMI A CUI I CITTADINI "CHIEDONO RISPOSTE DIRETTE AI QUARTIERI", SENZA SAPERE "CHE NON E' MATERIA DI NOSTRA COMPETENZA", INCALZA VIRGIONIO MEROLA, PRESIDENTE DEL QUARTIERE SAVENA. ECCO PERCHE' "CHIEDIAMO CHE VENGANO RIVISTE PROPRIO LE DELEGHE SULL'ASSETTO DEI QUARTIERI, ACCANTO AD UN AMPLIAMENTO DEI LORO POTERI".


Tuesday, May 21, 2002

Comune di Bologna
Gruppo Due Torri-Ds per l'Ulivo

Nota stampa 20 05 2002



Un pieghevole-monstre sulle grandi realizzazioni della Giunta.
Questo sembra essere quanto annunciato da una agenzia di stampa.
Non si ricorda, a memoria d'uomo e di consigliere, un cattivo gusto così forte da fare propaganda ai progetti futuri insieme alle realizzazioni.
Si sentono poco amati ?
Vogliono dire ai cittadini increduli quanto sono bravi ?
Bene Guazzaloca e assessori paghino loro la loro propaganda.
Dopo i filmati con copione obbligatorio per gli anziani siamo all'inondazione delle case dei bolognesi con depliants avveniristici.
23.000 Euro buttati.
In sostanza: una vergogna

Davide Ferrari
Claudio Merighi






DOMANI ALLA MARCIA DI BARBIANA
PER LA SCUOLA DI TUTTI,
NEL NOME DI DON LORENZO MILANI.

Domani si svolgerà una giornata
nazionale di
testimonianza, spontanea, di cittadini
e cittadine,
per la scuola pubblica, nel paese di
don Lorenzo.
Ci sarò.
Da Bologna verremo numerosi.
Senza una organizzazione politica
adeguata, forse, ma
con una forte volontà personale.
Le parole dell'appello sottoscritto da centinaia di
insegnanti , genitori e studenti parlano chiaro.
Ci chiedono di ripartire insieme da Barbiana, il 19
maggio 2002, con una marcia
pacifica per la qualificazione e il rilancio della
scuola per tutti e per
ciascuno, per la garanzia dei diritti di cittadinanza
sociale delle nostre
ragazze e dei nostri ragazzi, per un futuro
democratico e civile del nostro paese.
Don Lorenzo Milani e la sua scuola di Barbiana
rappresentano un punto
storico dei nostri valori educativi. A cinquant'anni
da quella esperienza il
messaggio di fondo che da lì viene, è il nostro
messaggio.
Una scuola laica e pubblica, preoccupata di garantire
ad ognuno la propria
realizzazione personale, a partire da chi ha di meno.
Una scuola della ricerca, della cooperazione, per
l'uguaglianza delle
opportunità. La marcia vuol essere un'occasione per
dare forza ad un
movimento pluralista e democratico che nel paese,
nelle scuole, nelle
autonomie locali, tra gli studenti, nelle associazioni
professionali e sindacali,
sviluppi maggiore passione politica e culturale per
migliorare il nostro
sistema formativo, per una qualificazione
professionale degli operatori, per
un rapporto più intenso e integrato con il territorio.
Domani sarà una
giornata di proposta e identità, perché si riparta da
Barbiana, ridiscutendo
quello che negli scorsi anni si era iniziato a
realizzare, per migliorare
l'autonomia scolastica e la riforma dei cicli.
Una giornata per dire no alle proposte dell'attuale
governo perchè
porterebbero alla deriva la scuola pubblica. Diciamo
no a provvedimenti che introducono nuova
discriminazione e selezione, tagli allo stato sociale,
scelte conservatrici sugli insegnamenti, separazione
precoce tra percorsi
liceali e percorsi professionali, curricoli
etnico-regionali, forti limitazioni
all'autonomia scolastica.
Sono parole che interessano Bologna, dove per la prima
volta, sono a rischio diritti fondamentali
all'istruzione, si chiudono percorsi, classi, si
riducono gli insegnanti.
Anche per questo è importante confermare il valore
costituzionale e
democratico della nostra scuola, nata dalla
Liberazione e figlia di valori
comuni per tutti: libertà, uguaglianza, pluralismo,
solidarietà.

Davide Ferrari

Thursday, May 16, 2002

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(ER) COMUNE BOLOGNA. DS: LA MAGGIORANZA? E' SOLO CARELLA=

FERRARI PROMETTE "PROVVEDIMENTI IDONEI" DELL'OPPOSIZIONE
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(DIRE)- BOLOGNA- LA MAGGIORANZA A PALAZZO D'ACCURSIO? DANIELE
CARELLA, CONSIGLIERE DI FORZA ITALIA. SU 28 CONSIGLIERI DI
MAGGIORANZA, ACCUSA DAVIDE FERRARI, CAPOGRUPPO DS A BOLOGNA
NELLE SEDUTE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI SI PRESENTA UN UNICO
RAPPRESENTANTE, CHE "ORMAI" FA LE VECI "DELL'INTERA
MAGGIORANZA". PER NON PARLARE DELLA GIUNTA, LA CUI "ASSENZA" FA
"INDIGNARE", E DEL CONSIGLIO COMUNALE, CHE "AVREBBE GIA' CHIUSO
SE NON CI FOSSE L'OPPOSIZIONE A PROPORRE IL DIBATTITO IN AULA E
SOLLECITARE RISPOSTE". INSOMMA, INCALZA FERRARI, "E' UNA
SITUAZIONE CHE NON SI PUO' PIU' TOLLERARE", E CHE NECESSITA "DI
MISURE ADEGUATE AFFINCHE' ABBIA FINE QUESTA LATITANZA FISICA E
DI SOSTANZA".
A PROVOCARE LA SCINTILLA E' STATA L'ASSENZA, QUESTA MATTINA
IN COMMISSIONE COMUNALE AFFARI GENERALI, DEL VICESINDACO
GIOVANNI SALIZZONI, CHIAMATO PER RISPONDERE AD UNA INTERPELLANZA
SULLA CARENZA DI SALE PUBBLICHE IN CITTA'. UNA POLTRONA VUOTA
RESA ANCOR PIU' EVIDENTE DALLA CONTEMPORANEA ASSENZA DI TUTTI I
CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA, FATTA ECCEZIONE DELL'IMMANCABILE
CARELLA (VISIBILMENTE SODDISFATTO DAL RICONOSCIMENTO DI
ASSIDUITA'), SUPPORTATO DAL CONSIGLIERE DI AN, ALESSANDRO
CERETTI, CHE INVECE SI LIMITA A BOLLARE LE CRITICHE DEL DIESSINO
COME "ORMAI TRITE: SI CONTINUA A SCAVARE NELLA SOLITA POLEMICA
FINE A SE STESSA". MA FERRARI NON MOLLA, E PROMETTE:
"L'OPPOSIZIONE PRENDERA' MISURE IDONEE PER FAR CESSARE QUESTA
FARSA. SIAMO GIUNTI ALLE SOGLIE DELLA DECENZA".

Wednesday, May 15, 2002


Bologna, 15 Maggio 2002


Il Patto di stabilità presentato oggi da Galletti conferma:
Bologna fortemente penalizzata dalla Legge Finanziaria.
Il 27 Maggio il Consiglio Straordinario chiesto dalle Opposizioni.



L'assessore Galletti ha, questo pomeriggio, presentato il documento: "Patto di stabilità interno 2002" ed i relativi obblighi di bilancio che ne derivano per il Comune.

"Si era diffuso un clima di allarme nei fornitori del Comune - ha dichiarato Davide Ferrari - che purtroppo non basterà a tacitare la scelta importante di pagare prioritariamente le cooperative sociali, fornitrici dei servizi più delicati alle persone.

Galletti ha profuso ottimismo in abbondanza ma, con acqua e chiacchiere non si fanno bilanci.

Dietro alla classica cortina fumogena delle dichiarazioni le cifre parlano chiaro.

Si è ridotta la possibilità di effettuare pagamenti, che è quella, lo ha confermato oggi il Dottor Bigi, (Ragioniere capo del Comune), già indicata nella circolare sua e di Biscaglia (Direttore Gen. del Comune), del 6 Marzo 2002, implicante drastici tagli, nel " bilancio vero", in quello cioè fatto con i soldi che si spenderanno realmente nel 2002.

Riassumendo, per il 2002 la Finanziaria porta al Comune di Bologna, come agli altri Comuni, assurde rigidità, tagli e incertezze nelle spese e nei pagamenti.

Per il prossimo futuro, parla chiaro lo stesso documento degli uffici che così afferma: "… al di là della contingenza 2002 appare chiaro che, in carenza di una radicale modificazione degli indirizzi di finanza pubblica espressi dal Parlamento (si intende qui la Finanziaria Berlusconi), le evidenti limitazioni della spesa nel triennio richiedono una attenta riconsiderazione, per settori di intervento, delle modalità di gestione dei servizi comunali, al fine di non trovarci in condizioni che determinino l'obbligo di una loro riduzione".

In sostanza - conclude Ferrari - oggi tagli, domani esternalizzazioni, dopodomani privatizzazioni dei servizi e loro drastica monetizzazione.

Bologna sarà fra le più penalizzate, fra le città più costrette a cambiare in peggio dai Governi del centro destra.

Abbiamo fatto convocare, Lunedì 27 maggio, alle ore 16, un Consiglio Comunale straordinario su Finanziaria e Comune di Bologna.

Vogliamo uscirne almeno con la conoscenza, dei consiglieri e della città, delle priorità programmatiche, di spesa e di pagamenti, dei settori".

p. l'ufficio stampa
M.B.

















Tuesday, May 14, 2002

Bologna 10 05 2002

NOTA STAMPA

URBANISTICA: MONACO E BIANCHI: UN ESEMPIO DI ARROGANZA DIFENSIVA.
"SIETE FERMI A'CALCE, FERRO E MATTONI'"

Sono sconfortanti le reazioni di Giunta e maggioranza del Comune di Bologna il giorno dopo il convegno dell'INU.

Purtroppo avevamo visto giusto.

Non c'è nessuna volontà di dialogo.
Così Carlo Monaco torna, oggi, sulla stampa esclusivamente per attaccare gli urbanisti e il Presidente della Commissione Consiliare, Alex Bianchi, addirittura chiede di "uscire dall'INU", per il quale ordina una "forte condanna".
Ecco due esempi di arroganza difensiva.
Ma come potrebbe essere diversamente?

Mentre la giornata dell'INU ha posto il serio problema di "privilegiare la visione complessiva rispetto agli interessi specifici" - proprio ciò che a Monaco sembra un delitto - il Comune è fermo a due pessime scelte ideologiche.

1. L'ideologia delle grandi opere, intese come valore in sé, come calce, ferro e mattoni, senza porsi il problema della loro funzionalità, senza chiedersi a chi e a che cosa servano.
2. L'ideologia di una riqualificazione urbana fatta per esclusivo impulso dei privati: dieci cento, edifici qua e là, nessuna programmazione, nessuna qualità.

Ribadisco: c'è da essere lieti che il mondo dell'urbanistica, dalla sede ufficiale, l'INU, e dalle nuove aggregazioni, come i Celestini, stia chiedendo di fare proprio il contrario.


Davide Ferrari

Bologna, 13 maggio 2002

NOTA STAMPA

In Consiglio comunale attacchi sgangherati all'INU.
Ferrari: "ecco il 'partito della Calce, del Ferro, del Mattone'".


Davide Ferrari, capogruppo Due Torri - DS, ha risposto ad alcune domande di giornalisti presenti questo pomeriggio in Consiglio comunale, riguardanti gli attacchi all'INU portati avanti da esponenti della maggioranza di centrodestra.

"Siamo davvero ad un ridicolo teatrino.

Abbiamo ascoltato ben tre interventi fotocopia (Vannini, Bianchi e Gattuso) tutti rivolti ad accusare di ogni infamia gli urbanisti bolognesi. La loro colpa? Non hanno capito la grandezza - così si è espresso l'ineffabile Gattuso - del Masterplan di Crocioni.

Mi preoccupa di più il seguito.

Constato che La Tua Bologna ha presentato addirittura due Ordini del Giorno di condanna dell'INU.

La destra non comprende minimamente il valore dell'autonomia delle professioni come della ricerca scientifica. Butta tutto in politica e 'azzanna' violentemente chiunque si permette di criticare.

La Tua Bologna è un classico partito di destra e sull'urbanistica si rivela per quello che è: il 'partito della Calce, del Ferro, del Mattone'.

Certamente voteremo contro questi Ordini del Giorno. Ma attacchi così sgangherati a chi esercita una professione meritano una risposta dalla città, non solo dall'opposizione in Consiglio comunale.

Sono sicuro che ci sarà."



Friday, May 10, 2002

Bologna 10 05 2002

NOTA STAMPA




Ferrari: "Monaco all'INU ha giocato in difesa".

Richiesto dai giornalisti presenti alla conferenza dell'INU di un parere sull'intervento dell'Assessore Carlo Monaco, Davide Ferrari capogruppo Due Torri-DS in Consiglio comunale ha così risposto:
" Sono rimasto molto deluso da Carlo Monaco.
Il Professore ha giocato solo in difesa.
Ridicola poi l'accusa di "hegelo-marxismo" rivolta all'INU.
Più complessivamente la giornata di oggi dimostra quante buone idee siano già disponibili, per Bologna per i suoi seri problemi.
Invece il Comune di Bologna è fermo all'ideologia delle grandi opere come valore in sè, senza porsi il probleba della loro funzionalità, in sostanza senza chiedersi a chi servano.
Ancora, Monaco e il Comune sono fermi all'ideologia di una riqualificazione urbana fatta per esclusivo impulso dei privati: dieci cento, edifici qua e là, nessuna programmazione, nessuna qualità.
Sono lieto che il mondo dell'urbanistica, dalla sede ufficiale, come questa, e dalle nuove aggregazioni, come i Celestini, stia chiedendo di fare proprio il contrario".




L'ufficio Stampa
M.B.
Bologna, 9 maggio 2002


E' arrivato il nuovo numero di "360 gradi" il giornalino de "La Tua Bologna".
Spiace insistere, ma il problema della pubblicità ci pare confermato. Quale?
E' presto detto. Su 26 pagine a colori su carta lucida, vi sono ben 12 pagine e 2/3 di pubblicità, nel primo numero erano 9 su 24.
Gli inserzionisti, questa volta, sono:
NAXOS HOTEL
Ristorante Taormina
Ristorante Dall'Ospite
Ristorante Il Corallo
Ristorante Zia Catarì
Ottica Garagnani
Rent Smart Francising
New Company - Sintesy Office
Oreficeria LIONTI PIERO
Silver Servizi
Città Computer
CAMST Party-Ricevimenti
Le Conchiglie zootecnia agriturismo
AABPARC pratiche automobilistiche
Auto Vanti Albamotor
AREA BANCA
Auto RENAULT DRAGHETTI
Eliofossolo
Pubbli & Marketing
FOTO VILLANI
Infortunistica TADDIA

Torniamo a chiedere quali sono i rapporti, certamente tutti più che leciti, fra l'amministrazione comunale di Bologna e queste ditte.
Insistiamo: siamo convinti che non vi sia nessun scambio di favori alla base di questa, così ampia, raccolta di pubblicità.
Però vi può essere, e sarebbe un male, in primo luogo per "La Tua Bologna", una sorta di incolpevole abitudine alla vicinanza che confonde politica con amministrazione.
L'unico modo per sapere se questo ragionamento ha fondamento consisterebbe nell'avere, finalmente, dall'Amministrazione, risposta sui rapporti fra queste imprese e il Comune.
Il Vicesindaco Salizzoni, già per due volte, ha negato questa risposta. Noi però, per l'appunto, insistiamo.
"La Tua Bologna" è un partito, esattamente come tutti gli altri. "360 gradi" non è un servizio o una festa campestre, è un depliant di propaganda politica.
Davide Ferrari

Wednesday, May 08, 2002

Comune di Bologna
Gruppo Due Torri DS per l'Ulivo.

NOTA STAMPA

"Sport. Vecchi(AN) parla del Comune come fosse
cosa sua. Evidentemente Foschini lo ha abituato male".

La nota di Vecchi,
(nella quale si attacca oggi Ferrari, reo di fare denigrazione, di non dire i nomi delle Associazioni sportive che "avrenmmo danneggiato", cioè che il Comune avrebbe danneggiato e non dire chi fra i cittadini si lamenta del servizio nuoto, ndr)
responsabile regionale di AN
per lo Sport, è di una disinformazione tanto evidente da
non poter sembrare ingenua..
Anche i sassi a Bologna sanno che l'Assessore Foschini
ha duramente penalizzato l'Uisp per favorire gli
altri enti di propmozione sportiva.
Vecchi sa bene che fra essi vi sono quelli meno
lontani e quelli che FI e AN considerano vicinissimi,
come quello di cui egli stesso è punto di riferimento da anni.
Peccato che persino uno di questi lo CSEN, di
area ex liberale ed oggi con dirigenti di FI, ieri in
Commissione consiliare, si sia lamentato di
essere comunque non aiutato "in modo adeguato" dal
Comune.
Ha ragione non è mettendo gli enti in
competizione che
li si aiuta, a qualsiasi area culturale o
politica facciano riferimento.
Per quanto riguarda le lamentele dei cittadini
utenti delle piscine, Vecchi non ricorda evidentemente
più le mille persone che hanno manifestato in Consiglio
comunale per protesta e le migliaia e migliaia di
firme raccolte contro la discriminazione a Uisp.
Curioso, infine, che nella sua nota Vecchi parli
del Comune di Bologna in prima persona, come fosse
cosa sua.
O fa confusione per scarso senso delle
Istituzioni
oppure a far confondere è proprio Foschini
evidentemente abituato a fare politica con lo
Sport e a confrontarsi solo con gli alleati.

Davide Ferrari
Bologna, 8 maggio 2002

NOTA STAMPA


L'Enzo di città e l'Enzo di campagna (romagnola).
Un'interpellanza sulle allegre contraddizioni dell'On. Assessore Raisi.


Ho presentato questa mattina una interpellanza sui pericoli che, secondo l'Assessore Raisi, deriverebbero a Bologna dal crescere della Fiera riminese.

A nostro avviso, sia per la Fiera che per l'Aeroporto, così come si è fatto per Seabo, la strada giusta è quella che persegue un forte ruolo di Bologna basato proprio sull'integrazione con il perimetro romagnolo.

C'è invece chi, evidentemente, ritiene più utile soffiare sul fuoco del campanilismo.

Peccato però che in questo caso, la stessa persona, Enzo Raisi, forse perché ricopre ormai un numero immemorabile d cariche, proprio mentre chiama alla riscossa la città contro le Romagne, risulta primo firmatario di una proposta per l'istituzione della nuova Regione Romagna.

D'altra parte ricordiamo bene il Raisi, già in campagna elettorale, proporre lo smembramento della Provincia di Bologna con il passaggio dell'incolpevole Imola in una nuova "grande" Regione Romagna.

C'è da chiedersi cosa proporrebbe Raisi se i suoi interessi pre e post elettorali raggiungessero, ad esempio, Ferrara (la nuova Repubblica Veneta fino a Comacchio?) o Parma ( la nuova Regione Lunigiana, da Lucca a Piacenza?).

Niente paura. Non c'è delirio localistico nel quale non si sia già trovato qualche deputato della Casa delle Libertà pronto ad impegnarsi.

Raisi può prendere fiato.

Davide Ferrari


I rischi di un arretramento di Bologna.

Enzo Raisi ha parlato.
"Città svegliati!": questo il suo appello.
Il Municipio sembra vedere nemici dappertutto.
La Regione Emilia-Romagna, la Fiera di Rimini, la Camera di Commercio, la Provincia e i Comuni contermini, il sistema delle imprese.
E' fin troppo facile dire che il "nemico" è invece proprio dentro il Municipio.
Raisi avrebbe voluto rappresentare una delle braccia fondamentali di una nuova alleanza per lo sviluppo basata sulla rappresentanza diretta delle forze produttive.
Questa alleanza dei cosiddetti poteri forti in realtà non si è realizzata.
Tutta la città, anche le sue "eccellenze", richiedeva e richiede una politica più vasta per lo sviluppo.
Bologna o diventa una città "capitale" o decade inesorabilmente.
Il Governo pubblico di una grande città ha oggi più responsabilità, non meno.
Non può gridare alla Luna, deve fare.
Lo diciamo senza troppa polemica.
Non desidereremmo di meglio, infatti, che vedere finalmente la Giunta protagonista e suscitatrice di una grande dibattito su Bologna.
Bologna ha bisogno di idee robuste sul suo presente e sul suo futuro.
Ma dobbiamo pur notare che Guazzaloca, come chi lo affianca e chi lo sostiene, fino ad ora ha evitato in ogni occasione di alimentare una discussione, di fare proposte di indirizzo, di programma.
Non credo che in ciò si possa ritrovare il frutto di un voluto pragmatismo, la volontà di "servire" la città senza "dirigerla".
No.
Il problema è che l'equazione sulla quale Guazzaloca si è finora retto: continuità sui servizi e incremento innovativo sulle infrastrutture ha mostrato ormai tutti i suoi limiti.
La città continua davvero a cambiare, per suo corso, e questo non conduce, come in troppi pensavano, ad una domanda di libertà da ogni cosa, compresi i servizi sociali, ma al contrario ad aumentare le richieste di protezione, sicurezza, coesione.
Ma i servizi costano e la Finanziaria li taglia duramente, a cominciare dalle scuole.
Per "continuare" a mantenere lo standard di servizi che Bologna ha e vuole avere la Giunta dovrebbe decidere due cose:

a) investire molto di più sui servizi pubblici,
b) chiamare i privati ad una forte collaborazione, ma integrativa non sostitutiva e concorrenziale con il pubblico.

Guazzaloca e Raisi vogliono fare esattamente il contrario.
Per quanto riguarda le infrastrutture il Re è nudo.
Il Piano strutturale, il nuovo PRG cioè, è di là da venire.
L'unico contenuto, finora, è la Metropolitana, panacea di tutti mali.
Ma, su questo progetto, non passa giorno senza che, dalla Provincia all'INU, come prima dal medesimo Governo nazionale, non vengano perplessità o vere e proprie contro-proposte.
Sono negati dall'azione di Guazzaloca e della sua Giunta i due pilastri di uno sviluppo moderno.
La ricerca di una più forte coesione sociale, con servizi diffusi e flessibili che liberino tempo, sostengano le famiglie, producano cultura e saperi, e scelte urbanistiche basate su una qualità omogenea del territorio, su una rete per la mobilità che permetta con linee pubbliche, lunghe e veloci, di portar fuori il traffico dalla città e non, come nelle carte dell'Ing. Crocioni, di intasare ancor di più il cuore di Bologna.
Vedo un rischio.
In una fase di grandi ristrutturazioni economico-sociali, che sembrano procedere dalla delocalizzazione degli impianti industriali alla perdita di autonomia di tutte le centrali bancarie del nostro territorio, Bologna perde terreno.
Ha già buttato via i primi tre anni di Guazzaloca, potrebbe ritrovarsi a fine mandato con cinque anni persi.
L'opposizione ha più responsabilità.
Dobbiamo promuovere noi una svolta, subito.
Chiedere una iniziativa stringente alle Istituzioni, all' economia, alla società.
Il Manifesto della Provincia, le proposte della Regione sulla riconversione delle aere industriali, il documento su Bologna del congresso CGIL, le medesime idee espresse dal dott. Volta sulla modernizzazione, possono essere dei punti di partenza importanti.
Bisogna però ricondurre ad unità l'insieme di queste elaborazioni.
Tre capitoli, ora fermi, vanno riaperti in fretta.
Si chiamano: integrazione dei servizi e delle infrastrutture, su area vasta, sviluppo delle nuove produzioni, dei nuovi distretti tecnologici, qualificazione urbana basata sul decentramento e non su un uso del territorio indiscriminato e impoverente.
Subito, però.
Come tutti sanno, ma pochi vogliono comprendere, i giorni valgono anni nell'età di Internet.

Davide Ferrari


Tuesday, May 07, 2002

ZCZC
DIR0104 4 REG 0 RR1 / BOL

(ER) COMUNE BOLOGNA. SPORT A PALAZZO: "DIMENTICATE I PICCOLI"=

COMMISSIONE QUASI DESERTA; DS: MAPPATURA SOCIETA';
---------------------------------------------------------------
(DIRE)- BOLOGNA- LO SPORT BOLOGNESE HA BISOGNO DI UNA "POLITICA
SERIA", CHE GARANTISCA "EFFETTIVAMENTE ANCHE ALLE PICCOLE
ASSOCIAZIONI SPORTIVE L'OPPORTUNITA' DI POTER EMERGERE". MA,
SOPRATTUTTO, HA BISOGNO DI PIU' ATTENZIONE DA PARTE DEGLI
AMMINISTRATORI CITTADINI. UNA "DISATTENZIONE" LAMENTATA DAGLI
STESSI OPERATORI: "L'ASSENZA, OGGI IN COMMISSIONE, DELLA MAGGIOR
PARTE DEI CONSIGLIERI E' VERGOGNOSA", AGGIUNGE GIOVANNI
CARAPEZZI, VICEPRESIDENTE DELLO CSEN (CENTRO SPORTIVO EDUCATIVO
NAZIONALE) DI BOLOGNA, pure vicino a Forza Italia, partito dell'assente assessore Foschini, CONVOCATO PER UN INCONTRO INFORMATIVO
DALLA COMMISSIONE COMUNALE CULTURA E SPORT. COME SI PUO'
"PROGREDIRE- INSISTE CARAPEZZI- SE NESSUNO CI ASCOLTA".
E NON BASTA CERTO, ACCUSA DAVIDE FERRARI, CAPOGRUPPO DS IN
COMUNE, "TOGLIERE SPAZI A CHI AVEVA DIMOSTRATO PROFESSIONALITA'
PER DARNE AD ASSOCIAZIONI 'POLITICAMENTE VICINE'". IN QUESTO
MODO "NON SI APRE IL MERCATO, MA SI FA DELLO SPORT UN TERRENO DI
SCONTRO POLITICO". LA SOLUZIONE PER LA QUERCIA E' SEMPLICE.
INNANZITUTTO, BISOGNEREBBE "INDIVIDUARE QUALI SONO
NELLa pratica SPORTIVa I SETTORI INNOVAtivi dove le realtà consolidate non coprono i bisogni nuovi". UNA VOLTA
EFFETTUATA LA MAPPATURA, INSISTE FERRARI, SI DEVONO SVILUPPARE E
INCENTIVARE "LE VOCAZIONI specifiche di ogni associazione ed ente, anche quelli minori, così come la presenza nel TERRITORIo E l' ESPERIENZA ACQUISITAI,e premiarle, incoraggiarle ANCHE ATTRAVERSO FINANZIAMENTI
COSPICUI ma mirati DA PARTE DEL COMUNE". SENZA, INVECE, "DARE COMPITI AD
ASSOCIAZIONI CHE NON SONO IN GRADO DI RISPONDERE, PERCHE' PRIVE
DI MEZZI ED ESPERIENZA".
(ROS/ SEGUE)
15:56 07-05-02

Bologna, 6 maggio 2002

NOTA STAMPA

Refezione scolastica: salta la merenda e le famiglie continuano a pagare.
Emergenza nelle scuola per il disservizio del Comune di Bologna.


Il Comune di Bologna ha sospeso la somministrazione di prodotti da forno (biscotti, merendine) ai bambini delle scuole dell'infanzia comunali e delle scuole di base statali (materne ed elementari).

I bimbi, senza che le famiglie sappiano e possano far nulla, prendono adesso soltanto il latte.

La Giunta non ha informato le famiglie dei motivi di questa gravissima decisione, dal 6 di marzo, data del comunicato del servizio preparazione pasti, ad oggi.

Abbiamo sollevato la questione in Consiglio Comunale, oggi, e la risposta del Vice Sindaco Salizzoni è stata sconcertante: "ci sono procedure di controllo sulla contaminazione degli alimenti molto rigide…".

Alimenti contaminati? Quali? Dove? Quanti?
Vogliamo saperlo subito, così come vogliamo che le famiglie siamo informate e comunque non paghino la retta per alimenti che non ricevono.

Chiediamo a tutti i gruppi consiliari, vista la gravità di quanto sta accadendo, di promuovere con noi un consiglio straordinario sull'argomento per ripristinare la completezza e la sicurezza della refezione scolastica


Davide Ferrari



Bologna, 6 maggio 2002
Prot. Uff. n 138/2002

Al Signor Sindaco del Comune di Bologna
Giorgio Guazzaloca

Al Presidente del Consiglio Comunale
Prof. Leonardo Marchetti

Al Vice Presidente Del Consiglio Comunale
Dott. Maurizio Cevenini

Loro sede

Oggetto: domanda di attualità (art.57 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale).

Il sottoscritto Davide Ferrari Consigliere del Gruppo Due Torri, rivolge al Sindaco la seguente domanda di attualità perché venga trattata nella seduta del Consiglio odierna, ai sensi dell'art.57 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale:

chiede di conoscere

le motivazioni della sospensione, nelle scuole dell'infanzia comunali e ovunque il servizio sia carico del Comune di Bologna, dei prodotti da forno previsti in distribuzione mattutina ai bambini

chiede altresì di conoscere

quale informazione alle scuole e alle famiglie è stata data dopo la circolare dell'ufficio preposto datata 6 marzo, due mesi fa.


Davide Ferrari






Bologna, 06 maggio 2002
Prot. Uff. n.135/2002

Al Signor Sindaco del Comune di Bologna
Giorgio Guazzaloca

Al Presidente del Consiglio Comunale
Prof. Leonardo Marchetti

Al Vice Presidente Del Consiglio Comunale
Dott. Maurizio Cevenini

Loro sede

Oggetto: domanda di attualità (art.57 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale).

Il sottoscritto Davide Ferrari, Consigliere del Gruppo DUE TORRI DS - PER L'ULIVO, rivolge al Sindaco la seguente domanda di attualità perché venga trattata nella seduta del Consiglio odierna, ai sensi dell'art.57 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale.

Avendo appreso dalla stampa che al centro anziani del Quartiere Porto si è verificato uno spiacevole episodio fra alcuni professionisti, incaricati dall'Amministrazione Comunale di realizzare materiale informativo sui servizi del Comune, ed alcuni cittadini anziani, i quali hanno rifiutato ogni collaborazione con quello che è loro parso un lavoro a scopo pubblicitario;

chiede di conoscere

a) a quale materiale stavano lavorando i professionisti in questione (dott. Rubbi, maestro Carpani);
b) a quale obiettivo dell'Amministrazione si può far risalire tale lavoro e quale mandato hanno, esattamente, ricevuto i sopracitati professionisti;
c) i costi del progetto e le voci di bilancio al quale sono imputati;

chiede altresì di conoscere, eventualmente con risposta scritta, solo per quanto riguarda questo punto, l'insieme dei progetti di comunicazione e informazione predisposti dal Comune, sia dalla Giunta che dai settori, quali video, DVD, CD-ROM, materiali multimediali per WEB, cassette, depliants.
Davide Ferrari



ZCZC
DIR0075 4 REG 0 RR1 / BOL

(ER) COMUNE BOLOGNA. ERRORE, CARTA SERVIZI CON POCHE RELIGIONI=

SALIZZONI AI DS: RIMEDIEREMO, CI METTEREMO ANCHE I PROTESTANTI
--------------------------------------------------------------
(DIRE)- BOLOGNA- UN'ESCLUSIONE A CUI IL COMUNE DI BOLOGNA
RIMEDIERA' NELLA PROSSIMA STESURA DELLA CARTA DEI SERVIZI ALLA
PERSONA. E COSI', ANCHE LA CHIESA EVANGELICA, I METODISTI, GLI
AVVENTISTI E I PENTECOSTALI, OGGI ESCLUSI DALL'ELENCO,
TROVERANNO POSTO TRA LE ATTIVITA' E LE COMUNITA' PRESENTI SUL
TERRITORIO CITTADINO. PAROLA DI GIOVANNI SALIZZONI, VICESINDACO
DEL COMUNE DI BOLOGNA.
SFOGLIANDO L'OPUSCOLO INFORMATIVO, DISTRIBUITO IN QUESTI
GIORNI AI CITTADINI, IL CAPOGRUPPO DEI DS A PALAZZO D'ACCURSIO,
DAVIDE FERRARI, SI E' INFATTI ACCORTO, RACCONTA LO STESSO
ESPONENTE DELLA QUERCIA IN COMMISSIONE COMUNALE CULTURA, CHE NEL
CAPITOLO DEDICATO ALLA RELIGIONE, CONTENUTO NEL PARAGRAFO
RIVOLTO AGLI STRANIERI, "NON APPARE ALCUN RIFERIMENTO ALLE
CONFESSIONI CRISTIANE PROTESTANTI", NONOSTANTE AD ESSE
APPARTENGA "UNA QUOTA CONSIDEREVOLE DI FEDELI, PROVENIENTI DA
OLTRE 130 NAZIONALITA'". TRA LE CONFESSIONI ESCLUSE, SPICCA
ANCHE "L'OPERA SOCIALE AVVENTISTA", UNA REALTA', PROSEGUE
FERRARI, TRA LE PIU' ATTIVE "NELLA LOTTA ALL'USURA". SALIZZONI
RICONOSCE LA DIMENTICANZA, DOVUTA, DICE, AD UNA "LOGICA
MINIMALISTA", CHE DOVEVA RISPONDERE ALLA NECESSITA' DI "INDICARE
QUEI SERVIZI CHE RAPPRESENTANO PER GLI STRANIERI UN PUNTO DI
RIFERIMENTO PIU' IMMEDIATO". MA IL VICESINDACO PROMETTE:
"ACCOLGO IL SUGGERIMENTO", LA PROSSIMA STESURA DELL'OPUSCOLO
"SARA' MIGLIORATA", SOPRATTUTTO PER QUEL CHE RIGUARDA
"L'ARGOMENTO RELIGIONE. DOVREMO FARE UNO SFORZO E INSERIRE TUTTE
LE OPPORTUNITA' OFFERTE SUL TERRITORIO DI BOLOGNA".
(ROS/ DIRE)
14:02 07-05-02

Sunday, May 05, 2002

Alla vigilia del voto di ballottaggio per le presidenziali, in Francia, facciamo il punto con Davide Ferrari sull'iniziativa da lui lanciata con L'Unità di Bologna.
"Abbiamo chiesto a Bologna di dare una mano contro Le Pen.
Ci hanno risposto fino ad oggi (sabato 4 Maggio) dalla città in 1247. Cittadini di ogni età e condizione lavorativa che hanno impegnato in queste settimane parte del loro tempo a scrivere o telefonare ad amici francesi per invitarli ad andare a votare al ballottaggio, contro Le Pen.
I giovani compagni della Casadeipensieri che con me hanno seguito organizzativamente l'iniziativa mi testimoniano che non meno di 5000 sono i contatti che da Bologna hanno raggiunto elettori francesi per chiedere un voto, magari a naso turato, per Chirac.
Più attivo il mondo universitario e tanti insegnanti, è normale, ma anche altri settori hanno risposto molto. Così militanti sindacali, giornalisti, operatori della sanità e dei servizi."
Ma l'iniziativa :"Per la Francia, per l'Europa, per la Democrazia" non si è fermata a Bologna.
Internet ha giocato, come si voleva, un ruolo importante e in altre città,vicine come Parma, Modena,Reggio Emilia, Rimini, o meno come Torino, Milano,e la Svizzera Ticinese, Roma, Napoli, Arezzo e Firenze, Bari, è stato ripreso il nostro appello e si sono create "catene di firme" analoghe per il voto contro Le Pen.
"Molto forte è stata l'adesione in Piemonte, probabilme nte per la maggiore vicinanza e amicizia con la Francia.
Ma un poco ovunque abbiamo trovato aderenti attivi.
Siamo andati oltre le diecimila firme in tutta Italia.
Sono convinto che anche questo sia un segnale:non c'è sprito di resa nelle coscienze democratiche-di fronte alle gravi sconfitte della sinistra. Al contrario c'è una forte volontà di scendere in campo direttamente, sulla quale bisogna basarsi anche per altre battaglie."
Adesso le ultime ore di attesa.Chi vuole utilizzarle può trovare il testo dell'appello ed i promotori sul sito del giornale
"La pagina": www.lapagina.it
si raccolgono ancora le adesioni all'indirizzo:
perlafrancia@yahoo.it

Maria. B.
Comune di Bologna
Gruppo Due Torri,DS per l'Ulivo

Nota stampa

Bologna

FERRARI: "Alberi caduti:subito fondi e metodi nuovi per il verde".
Lunedì in Consiglio l'odg DS e Verdi.

La caduta di altri due alberi, che solo per coincidenze fortuite, non ha provocato danni a persone sottolinea drammaticamente l'emergenza del verde pubblico a Bologna.
"Tutto il settore della manutenzione va rivisto,-afferma Davide Ferrari, capogruppo Due Torri-, ma cominciamo dal verde.
Torno a chiedere un monitoraggio serio e non propagandistico dei rischi e delle somme necessarie a monitorarlo ed ad intervenire, situazione per situazione ,per mettere in sicurezza la città.
Basta con la retorica delle inaugurazioni delle micro-aiuole sponsorizzate. Il verde ha bisogno di forti investimenti e di metodi nuovi.
Sì c'è anche da acquisire professionalità più forti sulla cura ambientale e scientifica degli alberi. La loro caduta a ripetizione è purtroppo un segnale di condizioni ambientali generali che si sono via via degradate.
Lunedì in Consiglio si discuterà obbligatoriamente dell'argomento. Sono in ordine del giorno due documenti, uno mio e di Giorgio Celli e un altro di Gattuso (AN), già ammessi alla discussione-come urgenti-nell'ultima seduta del Consiglio.
Noi chiediamo fondi e metodi nuovi per il verde.
Mi auguro che gli uomini della Giunta non rispondano che va tutto bene. Altrimenti dirò loro di guardare verso l'alto: non si sa mai !"

P. uff.Stampa
Maria Busi.


Friday, May 03, 2002

Parco Paleotto: aprire un passaggio da San Ruffillo
Dopo la petizione firmata da oltre mille cittadini, l'ordine del giorno proposto da Davide Ferrari e claudio Merighi.

Il Consiglio Comunale di Bologna,

valutando

positivamente la richiesta dei cittadini del Quartiere Savena affinché sia aperto un percorso per accedere al Parco Paleotto dalla zona San Ruffillo, e affinché l'area interessata a tale passaggio, oggi privata, sia resa nelle condizioni di verde pubblico attrezzato, con panchine e altri impianti utili per adulti e bambini;

invita la Giunta

a realizzare tali richieste anche verificando che l'interesse pubblico del progetto di riqualificazione urbana che interessa quell'area, in permuta con edificazioni in altre zone, sia rivolto ad una sua piena riqualificazione (giardino e pista ciclabile) a carico del soggetto privato ora proprietario e sulla base di un progetto concertato con il Quartiere.


Davide Ferrari

Claudio Merighi

Bologna, 3 Maggio 2002

Thursday, May 02, 2002


(ER) COMUNE BOLOGNA. DS: "IN CONSIGLIO GLI ANZIANI-SPOT"=

FERRARI: "GOFFO PROPAGANDISMO DELLA GIUNTA GUAZZALOCA"
------------------------------------------------------
(DIRE)- BOLOGNA- "PORTIAMO IN CONSIGLIO COMUNALE GLI
ANZIANI-SPOT". IL CAPOGRUPPO DEI DS IN COMUNE, DAVIDE FERRARI,
INTERVIENE SULLA VICENDA DEL CENTRO ANZIANI SAFFI, "DOVE PARE
CHE ALCUNI CITTADINI SI SIANO RIFIUTATI DI FARE LE COMPARSE IN
UNO SPOT PUBBLICITARIO DEGLI INTERVENTI DEL COMUNE. NON PASSA
GIORNO- INCALZA FERRARI- SENZA CHE APPAIA SEMPRE PIU' EVIDENTE
IL GOFFO PROPAGANDISMO DELLA GIUNTA GUAZZALOCA. QUESTO E' IL
PROBLEMA, NON LE ATTIVITA' DI DUE PROFESSIONISTI SERI COME PAOLA
RUBBI E FAUSTO CARPANI (AUTORI DELL'INTERVISTA-SPOT, NDR)".
"VOGLIAMO SAPERE- CHIUDE L'ESPONENTE DS- E LO CHIEDEREMO
LUNEDI' IN CONSIGLIO COMUNALE, CHI HA DECISO QUESTI SPOT E
QUANTO COSTANO. PARE EVIDENTE CHE I SOLDI CHE SI SPENDONO IN
PUBBLICITA' VENGONO ATTINTI DALLE RISORSE STANZIATE PER LA
COMUNICAZIONE AI CITTADINI".


MUSEO DELLA RESISTENZA. DOVE ?

La Giunta non ha le idee chiare su nessuno dei contenitori culturali della città.

Le tormentate dichiarazioni sul Museo della Resistenza lo dimostrano.

Prima Salizzoni annuncia, senza darne alcuna motivazione, che il Centro di Documentazione e Ricerca sulla Resistenza non si può fare alla STAVECO come deciso e deliberato dalla Giunta Vitali.

Poi l'Ingegner Bottino annuncia la disponibilità dell'ex Convento San Mattia, d'altra parte già proposto dall'Amministrazione per numerosissime altre soluzioni.

Oggi Marina Deserti completa il quadro: il Museo della Resistenza non va al San Mattia, bisogna studiare "pile di libri" per decidere cosa farne, forse - sembra di capire - sarebbe meglio non farlo.

A questo punto è importante che lunedì il Consiglio Comunale discuta e approvi l'ordine del giorno presentato dal Gruppo Due Torri che chiede chiarezza e tempi certi per la realizzazione del "Museo".

Ricordiamo che l'o.d.g., presentato dal Capogruppo Ferrari, è già stato inserito, come urgente, nell'ordine dei lavori del Consiglio, con il voto anche della maggioranza.


Nota Stampa

Bologna, 29 aprile 2002
Sponsor di "360 gradi".
Salizzoni non risponde.
Una dichiarazione di Davide Ferrari.

"Ho ricevuto oggi - dichiara il capogruppo Due Torri Davide Ferrari - una risposta scritta, di Giovanni Salizzoni ad una mia domanda, presentata in Consiglio l'11 marzo scorso.

Avevo sollevato, e sollevo, un interrogativo ben preciso.

Volevo e voglio conoscere se esistono contratti di sponsorizzazione, collaborazione, partecipazioni ad appalti a gara e/o a trattativa privata fra le ditte sponsorizzatrici del giornalino "360°" e il Comune di Bologna.

Le ditte sono:

NAXOS HOTEL
Ristorante Taormina
Ristorante Dall'Ospite
Ristorante Corallo
Ristorante Zia Catarì
Ottica Garagnani
Abbigliamento Nicoletti
Auto Vanti
Studio tecnico "EMMECI SERVICE"
Auto RENAULT DRAGHETTI
Infortunistica TADDIA
AABPARC pratiche automobilistiche
Ristorante "LE LAGUNE"
CAMST Party-Ricevimenti
Ristorante Cesari
AREA BANCA
Oreficeria LIONTI PIERO
SOLOSETA
FOTO VILLANI
Magic Vision F:lli Gnani
Associazione culturale Informazione Petroniana
Tipografia Masi
Pubbli & Marketing


La risposta di Salizzoni non soltanto è curiosa per la forma (chi gli ha detto di dare risposta scritta? Perché non viene in 1^ Commissione com'è d'uso?) ma anche per la sostanza.

Scrive infatti il Vice Sindaco che ritiene di non rispondere poiché la mia domanda conterrebbe "sottintesi".

Tranquillizzo Salizzoni.

Nessun sottinteso.

Anzi a gran voce chiediamo di sapere i rapporti fra queste ditte ed il Comune.

La Giunta deve rispondere.

E' proprio l'arrogante mancanza di una risposta che alimenta ulteriormente voci sottintese.

Ho scritto oggi al Presidente della 1^ Commissione, Professor Diego Benecchi, affinché il diritto di interpellanza proprio di ogni consigliere non venga ad essere negata.

Non ho mai pensato che ci fossero dei segreti, piccoli o grandi, intorno al giornaletto della Tua Bologna.

Perciò non capisco le ritrosie di Salizzoni.

Bisogna fare chiarezza".

p. l'ufficio stampa
M.B.






ZCZC

DIR0017 4 REG 0 RR1 / BOL



(ER) COMUNE BOLOGNA. DS: GIUNTA PARLI, CHIAREZZA A "360 GRADI"=



(DIRE)- BOLOGNA- AL DI LA' DELLE "OPINIONI PERSONALI", LA GIUNTA

E' TENUTA A RISPONDERE "ALLE DOMANDE CONCRETE POSTE DAI

CONSIGLIERI COMUNALI", SENZA RICORRERE A "GIUDIZI ETICI SUI

CONSIGLIERI STESSI". DAVIDE FERRARI, CAPOGRUPPO DS AL COMUNE DI

BOLOGNA, TORNA A CHIEDERE ALL'ESECUTIVO DI PALAZZO D'ACCURSIO
che informi sui rapporti tra il Comune e alcune ditte che sono sponsorizzatrici

deL GIORNALINO "360°", TESTATA DELLA LISTA CIVICA LA TUA BOLOGNA,

CHE FA DIRETTAMENTE RIFERIMENTO AL SINDACO. L'ESPONENTE DELLA

QUERCIA, QUINDI, RIGETTA L'ACCUSA DI AVER FORMULATO SOLO DELLE

"ILLAZIONI" NELLE SUE PRECEDENTI INTERROGAZIONI SULL'ARGOMENTO,

ACCUSA AVANZATA DAL VICESINDACO, GIOVANNI SALIZZONI.

PER DUE VOLTE, INFATTI, FERRARI AVEVA RIVOLTO AL VICESINDACO

"DOMANDE CONCRETE", MA NON "HO RICEVUTO ALCUNA RISPOSTA NEL

MERITO". ANZI, IN CONSIGLIO COMUNALE E, COSA "PIU' GRAVE, ANCHE

PER ISCRITTO", SALIZZONI SI E' LIMITATO A BOLLARE I QUESITI

SOLLEVATI "COME SEMPLICI ILLAZIONI". A QUESTO PUNTO, AFFERMA

FERRARI OGGI, NELLA SEDUTA DELLA COMMISSIONE AFFARI GENERALI

(NEL CUI ORDINE DEL GIORNO ERA COMPRESA LA TRATTAZIONE DELLA

INTERPELLANZA SULLE SPONSORIZZAZIONI DEL PERIODICO "360°", NON

DISCUSSA PER ASSENZA DELLO STESSO SALIZZONI), E' OPPORTUNA UNA

"VERIFICA SUL MERITO DELLA QUESTIONE TRA I CAPIGRUPPO". SI SONO

VERIFICATE "DUE COSE ALQUANTO SERIE": NON SOLO "NON SI RISPONDE

ALLE DOMANDE DEI CONSIGLIERI", MA SI "DANNO PER ISCRITTO GIUDIZI

ETICI E POLITICI SULLE PERSONE CHE FORMULANO TALI DOMANDE". PER

DI PIU', INSISTE FERRARI, COSI' FACENDO "NON SI CONSENTE AL

PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AFFARI GENERALI (IL DIESSINO DIEGO

BENECCHI, NDR), DI POTER CALENDARIZZARE NORMALMENTE I LAVORI".

(ROS/ DIRE)

12:08 02-05-02



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Wednesday, May 01, 2002

In rete "800", una rassegna di interessanti articoli di letteratura, società, scienza, cultura e politica dell' '800 italiano e mondiale, diretta da Davide Ferrari.
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